#iosonocontroilbullismo e Tu?
#iosonocontroilbullismo è la campagna mediatica per far conoscere “OLLUB – ribaltiamo il bullismo”, il percorso dedicato all’educazione emozionale, per le scuole primarie e secondarie di primo grado di Roma.

Ascoltare i ragazzi e le ragazze, con il loro bagaglio di esperienze, storie, necessità, gioie, paure, rabbie, bugie e verità.

Portare alla luce episodi di bullismo, favorire la loro elaborazione emotiva, ridurre ed eliminare gradualmente gli episodi stessi.

Diffondere un’educazione al rispetto dell’altro e all’elaborazione delle emozioni, senza vergogna né timore, creando empatia e fornendo validi strumenti utili per la prevenzione di possibili futuri atti di bullismo.

Sostenere la creazione di gruppi che sappiano condividere, parlare e ascoltare, che sappiano vedere in sè stesso e nell’Altro una risorsa importante invece che qualcuno da combattere o denigrare”.
Aiutaci anche tu a ribaltare il bullismo
#iosonocontroilbullismo
“OLLUB”, per ogni classe partecipante, prevede 2 moduli in cui, attraverso delle attività di gruppo, giochi, discussioni, si analizzerà il proprio sentire, si cercherà di dare un nome alle Emozioni imparando a riconoscerle, a portarle “fuori” e a condividerle senza timore.
Chi
Gli incontri sono condotti da un’educatrice, una psicologa, un’ostetrica e una art-counsellor
Ragazzi Coinvolti
Cosa
Laboratorio sulle emozioni e lavoro di raccolta di storie, accompagnata da un video con interviste e backstage
Scuole Attive a Roma
Quando
Entrambi i 2 moduli sono tenuti in orario scolastico
%
Riduzione Bullismo
*dato sulla riduzione constatato sulle scuole aderenti ad un anno dall’avvio del progetto
Sono molto felice del progetto pensato e svolto con i ragazzi, dovrebbe essere fatto in tutte le scuole. Gli stessi ragazzi hanno avuto un cambiamento nell’atteggiamento e sono sicura che se si prosegue con questo tipo di percorso vedremmo risultati ancora più positivi e duraturi nel tempo. I ragazzi sono molto bravi nell’osservare anche se non sembra e hanno bisogno di essere ascoltati e non giudicati, mai. Se davanti hanno delle persone come Silvia, Laura, Evelina dell’Associazione Io Sono, che non hanno giudizio di nessun tipo e sanno condividere l’empatia oltre che essere delle professioniste, i ragazzi lo avvertono e con il giusto tempo, necessario per loro, si aprono. E’ lì che avviene la trasformazione.
All’inizio pensavo fosse solo un modo per non essere interrogata e non fare lezione, quindi partecipavo ma non mi interessava ascoltare. Poi però ho capito che a loro se io ascoltavo o no non interessava, o meglio, a loro non cambiava niente. Non lo pretendevano. Ero libera di scegliere se ascoltare o no. E poi in realtà mi piacevano le cose che facevamo insieme. Non lo capivo subito. Me ne sono resa conto quando magari stavo fuori con gli amici e mi venivano in mente dei discorsi che avevamo fatto con gli altri in classe quando c’erano loro. E poi un sacco di volte ridevamo. Vabbè alla fine mi è piaciuto un sacco e in realtà avrei voluto che continuassero a venire. Poi io mi sono aperta e mentre stavamo tutti lì nessuno prendeva in giro nessuno. Insomma ci ascoltavamo tutti. Pensa che l’altro giorno mi sono ritrovata ad arrabbiarmi perché stavano prendendo in giro una ragazza. E allora gliel’ho detto, che erano dei cretini e che in realtà erano loro ad avere paura. Ecco perché avevano bisogno di prendere in giro qualcun’altro. Ma lo sai che mi sono sentita un sacco bene in quel momento…
Il bullismo è un fenomeno che diventa ogni anno sempre più offensivo e aggressivo. Oltre a prepotenze, offese, insulti, derisioni, esclusioni, botte e diffamazioni che avvengono principalmente nelle scuole, possiamo vedere come l’utilizzo dei social ha creato un’altro grande spaccato che si racchiude nel cyberbullismo. Le ultime due generazioni di ragazzi/e adolescenti fanno un uso così totalizzante della tecnologia da “percepirla” come prolungamento del proprio corpo; la conseguenza è che hanno difficoltà a riconoscere ed esprimere le proprie emozioni e a provare empatia. Lo spazio della relazione tra coetanei non è più la strada, il “muretto” o il parco, ma la “piazza” virtuale dei social, diventata a tutti gli effetti il “centro d’aggregazione” prediletto.
E’ necessario introdurre l’Educazione alle Emozioni come “materia scolastica” a tutti gli effetti, permettendoci così di supportare la crescita emotiva e psicologica delle bambine e dei bambini, esplorare gli stati emotivi, le difficoltà personali, familiari e collettive, insieme ai docenti stessi e ai genitori. Un percorso che è inclusivo e trsversale, che coinvolge quindi tutta la comunità educante. Un percorso che ha bisogno di essere continuo, dalla prima elementare alla fine del liceo, e non con incontri sporadici.
E’ necessario parlare, conoscersi e conoscerci, imparare ad ascoltare se stessi e ascoltare l’Altro, trovare il modo di condividere più adeguato e giusto per ognuno di noi, sentire empatia, imparare a trasformare i problemi in opportunità, riuscire a trovare il proprio talento personale.
Questo è ciò che portiamo con il nostro percorso di alfabteizzazione emotiva nelle scuole e al di fuori di esse. Un percorso continuo in cui affrontiamo con il gruppo le Emozioni a 360 gradi. Tramite l’ascolto attivo, l’osservazione e la conoscenza di noi stessi, è possibile (oltre che sperimentare un benessere fisico, psicologico ed emotivo) contrastare la violenza, le differenze di genere, il bullismo, l’essere carnefice e l’essere vittima, sviluppare un giusto uso delle proprie emozioni e una condivisione aperta che permette la conoscenza intima di noi e dell’Altro.
Il 100% di quanto vorrai donarci verrà usato per portare avanti il progetto con le ragazze, i ragazzi e le scuole di Roma
Se sei un’ insegnante, preside, genitore e vuoi ricevere informazioni più dettagliate per portare il progetto in una scuola inviaci una mail a info@associazioneiosono.it e ti contatteremo.